
Un impianto fotovoltaico è un sistema che genera corrente elettrica in modalità continua ed è composto da pannelli fotovoltaici, inverter (che converte la corrente continua generata dai pannelli in corrente alternata, così da poter usare l’energia prodotta nell’utenza o immetterla nella rete pubblica), quadri elettrici e cavi di collegamento.
L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico può essere utilizzata nella propria abitazione o nella propria azienda/capannone ottenendo così un grande risparmio in bolletta; oppure può essere ceduta in rete, in caso venga prodotta eccessiva energia rispetto alle esigenze. In questo caso si può vendere l’energia a prezzo di mercato, così da ripagare l’investimento nel giro di 6/8 anni.
L’effetto fotovoltaico si basa sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori che, se vengono colpiti dalla radiazione solare, opportunamente trattati, possono trasformare nell’immediato l’elettricità in corrente continua, da convertire poi in corrente alternata attraverso un inverter, che la rende adatta all’uso in utenza: parliamo della cella in silicio. Se sommiamo più celle fotovoltaiche in silicio otteniamo un modulo. Più moduli connessi e fissati tra loro ci danno un generatore fotovoltaico.
Tra questi due impianti c’è una grande differenza: perché i moduli fotovoltaici trasformano la radiazione solare direttamente in energia elettrica; mentre i pannelli solari termici usano l’energia termica per scaldare l’acqua, per uso domestico, igienico e sanitario o per riscaldare ambienti.
Facciamo un esempio di massima: prendendo come riferimento un impianto da 1 kW di potenza senza dispositivo di “inseguimento” solare, con orientamento e inclinazione ottimali, assenza di ombreggiamento vediamo che per il nord Italia la media è di 1.100 kWh/anno; nel centro di 1.400 kWh/anno - è il caso degli impianti fotovoltaici di Roma! - e al sud di 1.600 kWh/anno.
Questi dati variano ovviamente, in base alla radiazione solare sul sito d’installazione, all'orientamento e all'inclinazione dei moduli di cui si compone l'impianto fotovoltaico, l'assenza o la presenza di ombreggiamenti, le prestazioni degli altri componenti dell'impianto, come gli inverter o i moduli.
L'abbinamento di una pompa di calore a un impianto fotovoltaico offre una soluzione energetica completa e sostenibile. I pannelli solari generano elettricità verde, alimentando la pompa di calore per il riscaldamento o il raffreddamento dell'edificio. Questa sinergia riduce la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, abbassa i costi operativi a lungo termine e minimizza l'impatto ambientale, contribuendo a un futuro più sostenibile e confortevole.
Facciamo un esempio pratico: una famiglia che vive in una villetta monofamiliare, abitata da 4 persone, di circa 160 mq, può risparmiare oltre 1600 euro l'anno: una spesa che equivale a essere indipendenti dalle forniture esterne dell'80% - equivalente a piantare circa 420 alberi! - detraendo il 50% della spesa per gli impianti in 10 anni.
Si tratta di una questione che varia, per lo più, in base alla potenza che desideriamo dare al nostro impianto fotovoltaico: se parliamo di un impianto di "grande taglia" il numero di moduli sarà maggiore e, di conseguenza, anche il costo dell'installazione, cosa che potrebbe invece avere un impatto economico più basso in caso di piccoli impianti, come per il residenziale.
Se dobbiamo fare una stima, comunque, possiamo dire che il costo principale da sostenere è quello dei pannelli fotovoltaici, che si aggira sul 40/60% del totale.
L'inverter occupa il 10% delle spese e, infine, il resto della quota è occupata dalle componenti elettriche, la progettazione, l'installazione e l'iter di autorizzazioni.
Un impianto fotovoltaico progettato e installato con Ellow può durare fino ai 30 anni, offrendo un rendimento affidabile nel corso del tempo. La durata dipende dalla qualità dei componenti utilizzati e dalla manutenzione regolare: per questo ti garantiamo un investimento in tecnologie all'avanguardia che assicura il miglior rendimento a lungo termine, oltre a un impatto sostenibile a lungo nella tua scelta di energia solare a Roma.
Tutti i pannelli che compongono un impianto fotovoltaico devono essere certificati secondo le norme CEI EN 61215 e 61730: uno dei test principali per la certificazione riguarda la tenuta alla grandine.
Gli inverter, invece, come ogni elettrodomestico di casa, possono essere soggetti alla fulminazione, in caso appunto di sovraccarico dovuto alla caduta di un fulmine.
In caso di installazioni su un tetto piano, infine, occorre tenere in considerazione il carico dovuto al vento, che può essere monitorato mediante appositi software, così da scegliere inclinazione e ancoraggio ideali e prevenire i danni.
In ogni caso, assicurare il tuo impianto fotovoltaico a Roma con Ellow è molto semplice e puoi scoprire qui come farlo.
Facendo una summa, i costi di manutenzione di un impianto fotovoltaico a Roma, ma non solo, sono di circa 35-50 euro per kW di potenza nominale. La manutenzione può essere di tipo ordinario con una semplice pulizia periodica dei pannelli fino a coprire contratti che prevedono anche la manutenzione correttiva e straordinaria, essenziale per i grandi impianti fotovoltaici.
Con Ellow avrai però un'APP che ti consentirà di monitorare la situazione per intervenire tempestivamente riducendo anche i costi eventuali di manutenzione.
L'installazione di un impianto fotovoltaico a Roma offre notevoli vantaggi ambientali. Riduce drasticamente le emissioni di gas serra, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, promuove l'indipendenza energetica, riducendo la dipendenza da fonti non rinnovabili. Con il sole generoso di Roma, si favorisce la produzione sostenibile di energia, preservando l'ambiente per le generazioni future.
Sì, ma sono pochi i sistemi brevettati molto sul mercato e certificati che permettono di fare da supporto backup. Nella maggior parte dei casi, inoltre,per godere di questo beneficio, è necessario modificare l’impianto elettrico di casa e, in particolare, la parte relativa all’allaccio al contatore. Infine, la potenza disponibile in questo caso è limitata de dettata dalla potenza dell’inverter che gestisce le batterie, la cui capacità determina l’energia disponibile.
I sistemi di accumulo lato produzione sono quelli posizionati sul lato in corrente continua dell’inverter fotovoltaico e agiscono prima della trasformazione in alternata, presentando così meno perdite in fase di trasformazione dell’energia elettrica. I sistemi di accumulo post-produzione, invece, sono sul lato in corrente alternata e agiscono dopo la trasformazione dell’inverter fotovoltaico: in questo caso è quindi necessario un secondo inverter che renda possibile la gestione della carica e della scarica delle batterie.
Premettiamo che la logica di funzionamento di un impianto fotovoltaico dà sempre priorità all’auto-consumo e, dunque, alla scarica delle batterie per alimentare l’utenza, aziendale o domestica che sia.
Ma un impianto fotovoltaico trova la sua massima espressione in un ciclo di funzionamento detto "giornaliero": ovvero di giorno la batteria si carica completamente il surplus di produzione e a partire dalla sera si scarica completamente per alimentare l’utenza, al fine di massimizzare tutti i benefici di risparmio energetico.
Si, proprio come succede per l’acquisto di un impianto fotovoltaico, come indicato nella risoluzione 22E dell’Agenzia delle Entrate: tutti i sistemi di accumulo, intesi come solo sistema di batterie o come sistema di batteria più inverter, possono godere della detrazione fiscale al 50% nel limite di impianto fino a 20kWp o nel limite di spesa complessivo di € 96.000 se il sistema è posto a servizio dell’abitazione.
Anche gli impianti fotovoltaici rientrano negli interventi di ristrutturazione edilizia: tutti i costi che comportano (progettazione, componentistica, installazione, permessi e autorizzazioni) sono detraibili con
Chi può usufruire di questo bonus? Tutti i soggetti IRPEF che siano proprietari, familiari o conviventi, usufruttuari, locatari, comodatari dell’immobile che sarà oggetto dell’installazione.
La circolare n° 36/E del 19/12/2013 emessa dall’Agenzia delle Entrate dice che anche gli impianti fotovoltaici devono essere accatastati poiché generano una rendita.
In particolare:
L'iter semplificato è un percorso pensato per le domande di connessione di impianti fotovoltaici, di micro cogenerazione da fonti rinnovabili o microcogenerazione ad alto rendimento che viene raccomandato quando il nuovo impianto ha un punto di prelievo in bassa tensione, oppure è già esistente e non è dotato già di un altro impianto di produzione.
L'iter ordinario invece è un iter classico e prevede che il distributore locale di energia elettrica, installi un contatore di scambio bi-direzionale e ha un costo compreso tra i 150 e i 300 euro.
L'iter semplificato può variare in base al distributore locale di energia elettrica. Nel caso di E-distribuzione ha un costo complessivo di 100 euro + IVA. E-distribuzione, una volta accettata la richiesta, si occupa di inviare comunicazione al Comune in sostituzione alla pratica edilizia e al GSE per attivazione della convenzione di vendita dell’energia immessa in rete.
Al fine di poter accedere all'iter semplificato, l'impianto deve avere una potenza minore o uguale alla potenza in prelievo (Contatore), avere un punto di connessione attivo in bassa tensione, deve essere complanare alla falda e non situato in aree sottoposte a vincoli e una potenza inferiore a 20 kWp.
L'iter ordinario può variare in base al distributore locale di energia elettrica. Nel caso di E-distribuzione la richiesta di allacciamento (preventivo di connessione) presuppone una verifica sulla rete ed ha un costo fisso di 30 € + IVA (per contatori fino a 50 kW).
L'accettazione del preventivo ha un costo variabile a seconda della potenza del contatore in rapporto alla potenza dell’impianto (generalmente si ha un costo compreso fra 150 e 300 €).
I tempi sono di circa 60-80 giorni dalla prima richiesta e dipendono soprattutto dal Gestore di rete, che conferma la possibilità di installazione entro 30 gg dalla data della richiesta: successivamente, si può procedere con l’installazione dell’impianto.
Una volta finito questo passaggio, si dovrà fornire al Gestore la documentazione tecnica dell’impianto, come lo schema elettrico, o la dichiarazione di conformità, per poter richiedere l'allacciamento. Entro 30 giorni, il Gestore fisserà la data per allacciare l’impianto.
ELLOW fotovoltaico è il tuo partner per il fotovoltaico a Roma